Messaggi di panoramica Gesù Bambino
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Apparizione di Gesù Bambino al pozzo di Maria Annunziata Vedo una grande sfera di luce dorata che brilla meravigliosamente e due sfere di luce più piccole accanto ad essa. Tutto risplende di luce dorata. La grande sfera si apre e ne emerge il Santo Bambino Gesù con una grande corona d'oro, una veste e un mantello d'oro bianco, uno scettro d'oro e un libro radioso. Ora vedo che sul libro nella Sua mano sinistra è scritto "Vulgata". È la Sacra Scrittura. Nella mano destra il Re del Cielo stringe il Suo scettro d'oro. Il Santo Bambin Gesù ha gli occhi azzurri e i capelli corti e ricci di colore castano scuro. Ora i due angeli emergono dalle altre sfere di luce più piccole. Sono vestiti con una semplice veste bianca. Gli angeli hanno capelli biondo scuro che scendono fino alle spalle. Stendono su di noi il manto d’oro bianco del Bambino Gesù, che ci copre come una tenda. Gesù Bambino ha sul petto un cuore dorato e raggiante. Gli angeli cantano: "Misericordias domini in aeternum cantabo". ( 3 volte) Il Signore ci guarda e ci benedice: "Nel nome del Padre e del Figlio, che sono Io, e dello Spirito Santo. Amen". Si apre ora la Vulgata e vedo il passo Maccabei 4. Più avanti la Scrittura viene girata da una mano invisibile e vedo il passo di San Paolo, Romani 12. M.: "Non conosco questi passi, Signore. Li devo leggere". Poi non vedo più la Sacra Scrittura. Il Santo Gesù Bambino si avvicina. Mi chiede di aprire le mani a forma di coppa, mi mette una spina insanguinata tra le mani e dice: "Cari amici, questa spina proviene dalla Mia corona di spine. Mi hanno messo sulla terra la corona di spine per deriderMi. Questa spina è la mancanza di fiducia. Pregate: "Gesù, confido in Te!". Se gli uomini si fidassero di Me, verserei su di loro il Mio flusso di grazia". Gli angeli si inchinano davanti a Gesù Bambino e cantano: "Sacratissimum cor Jesu, confido in te!". Il Re della Misericordia dice: "Il fatto che Io venga a voi nella Mia Santa Infanzia è un atto della Mia Misericordia. Confidate nella Mia Misericordia. Attraverserete un periodo difficile. Ma con Me sarà leggero. Io ho piantato la mia tenda su di voi. È la Mia tenda di protezione e di amore. Ascoltate la Mia Parola. Prendete sul serio la Mia Parola. Io vi guiderò in questo periodo.” Il Signore dice a M.: "Hai fiducia in Me?". M.: "Sì, Signore, confido in Te!". Il buon Bambino Gesù dice: "Mi ami?". M.: "Sì, Signore, Ti amo! Guarda le persone che pregano qui, Signore. Ti chiedo di avere pietà di noi!". Il Signore ci guarda tutti e dice: "La Mia misericordia scenda su di voi!". Poi mi invita a guardare la spina che è ancora nella mia mano. Sulla spina c'è ora una rosa bianca. Il Bambino Divino ha fatto nascere da questa spina insanguinata un grande bocciolo di rosa bianca. Questo bocciolo non è solo simbolo di purezza, innocenza e fedeltà. Il Bambino Divino mi ha spiegato che sta ad indicare i santi che vengono purificati dal suo Sangue Prezioso e che rendono testimonianza a Lui, il Signore. C'è questo esercito di santi e ce ne saranno altri, mi dice il Bambino Divino. M.: "Ti ringrazio, Signore". Il Santo Gesù Bambino dice: "Abbi pietà anche del tuo prossimo. Pensa alla Casa della Misericordia. Affrettati!". Ora il Re della Misericordia porta al cuore il Suo scettro d'oro che diventa l'aspersorio del Suo Sangue Prezioso, col quale il Signore ci asperge dicendo: "Nel nome del Padre e del Figlio, che sono Io, e dello Spirito Santo!". Quindi ci invita a pregare: "O Gesù mio, perdona i nostri peccati...". Ora il Re del Cielo va verso il pubblico e guarda i sacerdoti. Il Santo Gesù Bambino dice: "Gli uomini non capiscono che Io ho preparato i miei apostoli. Li ho istruiti a fare ogni cosa con la Mia autorità. Li ho incaricati, nel nome dell'Eterno Padre, di fondare la Santa Chiesa Cattolica, dove c'è il Padre, dove Io ci sono tutto. Il mondo non lo capisce, ma Io sono nella Mia Chiesa. Se anche essa soffrirà, le porte degli inferi non prevarranno". M.: "Anche se ora la situazione peggiora, Signore?". Gesù Bambino ci ammonisce con uno sguardo severo: "Rimanete fedeli!". Il Re del Cielo ci congeda con: "Adieu!". M.: "Adieu, Signore!". Il Signore torna alla luce e la sfera lo racchiude completamente, poi diventa più piccola e scompare. Ugualmente i santi angeli tornano nelle loro sfere di luce e scompaiono.
Questo messaggio viene reso noto senza voler anticipare il giudizio della Chiesa Cattolica Romana. copyright © Manuela
Passi biblici “Tenda di Dio”: Esodo 29:42-43, Salmo 15:1, Salmo 26 Bibbia di Allioli, Salmo 61:4-5, Isaia 33:20-22, Apocalisse 21. Misericordias domini in aeternum cantabo (Salmo 89,2 Lamento per il rifiuto della casa di Davide) Traduzione: Del rimprovero del Signore/ della sua misericordia/ canterò in eterno.
Il Signore ci invita con insistenza a rimanere fedeli
all'insegnamento della Chiesa Cattolica. Non dobbiamo compiere nulla di
impossibile. Ci esorta a rimanere fedeli. Nota del dottor Michael Hesemann sui passi della Bibbia: I due passi biblici citati dal Signore apparso come Gesù Bambino di Praga costituiscono di per sé dei messaggi. Ma cosa vuole intendere il Signore con essi? Cominciamo con la più nota “Lettera ai Romani”, il cui 12° capitolo ha tre temi: un monito contro la mondanità ("Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto ". - Rm 12,2), l'ammonimento a trovare il proprio scopo nella comunità secondo i doni dati dal Signore e l'invito a vivere secondo lo Spirito. Nel contesto del secondo testo biblico richiamato, ritengo che l'ammonimento contro la mondanità, contro il conformarsi al mondo, sia il passaggio più rilevante. Un po' più difficile da decifrare è "Maccabei 4", perché vi sono due libri di Maccabei, entrambi con un quarto capitolo. Per inciso, i libri dei Maccabei sono prettamente cattolici; Lutero li considerò irrilevanti e li eliminò dalla sua traduzione della Bibbia. Sono molto apprezzati nell'ebraismo, dove fanno da sfondo alla festa di Hannukkah, che commemora la dedicazione del Tempio nel 164 a.C.. Essi ci conducono in un periodo che in un certo senso costituisce la transizione dal mondo dell'Antico Testamento a quello del Nuovo Testamento, l'epoca dell'ellenismo. Nel IV secolo a.C., Alessandro Magno aveva conquistato l'ultimo dei grandi imperi orientali, quello persiano, e aveva fondato un impero mondiale greco, che dopo la sua morte fu diviso tra i suoi generali. Uno di loro, Tolomeo, divenne re d'Egitto, un altro, Seleuco, re di un impero che si estendeva dall'Asia Minore alla Bactria (Afghanistan) e comprendeva la Terra Santa. Con l'aumento dell'influenza greca, nel giudaismo si formarono due partiti, in un certo senso i "modernisti", che si adattarono alla cultura ellenistica dei nuovi governanti, e i "tradizionalisti", che la consideravano con sospetto e se ne distaccavano perché aveva un carattere pagano e contraddiceva le leggi di Dio. Ad esempio, i modernisti fecero costruire a Gerusalemme una "palestra" dove, secondo l'usanza greca, i giovani si esercitavano nudi (gymnos greco). Per non farsi distinguere dai greci nello sport, molti ebrei ellenizzati si fecero addirittura cancellare i segni della circoncisione (1 Macc 1,15). Gli ebrei credenti trovavano tutto ciò osceno, soprattutto perché la nudità era anche accompagnata dalla cattiva abitudine greca della pedofilia (amore per i ragazzi). Quando il re seleucide Antioco IV. ordinò la cessazione dei sacrifici nel tempio di Gerusalemme e del riposo del sabato e fece invece erigere l'immagine di Zeus nel tempio e sacrificargli "animali impuri", come i maiali, e volle anche cancellare ogni altro ricordo della religione ebraica a favore dell'omogeneizzazione religiosa ordinata dai nuovi governanti ("tutti diventeranno un solo popolo e ciascuno rinuncerà alla propria peculiarità"), ci fu una rivolta degli ebrei credenti guidati dal sacerdote Mattatia e da suo figlio Giuda, chiamato Maccabeo ("martello"). Mentre il re era impegnato in una guerra nell'est del suo impero, i ribelli riuscirono a portare la provincia di Giuda sotto il loro controllo con tattiche di guerriglia. Il Tempio fu ripulito da tutte le "abominazioni nel luogo santo" e riconsacrato, cosa che, come ho detto, è ancora oggi commemorata dalla festa di Hannukkah. Il capitolo 4 del Primo Libro dei Maccabei descrive innanzitutto alcuni attacchi di guerriglia contro la guarnigione seleucide, ma soprattutto la purificazione e la consacrazione del tempio, precedentemente violato e profanato. Una cricca corrotta di sacerdoti fedeli agli occupanti fu sostituita da "sacerdoti senza macchia, osservanti della legge, che purificarono il santuario..." (1 Macc 4,42-43).
Il Secondo Libro dei Maccabei non è una continuazione del Primo, ma un racconto parallelo di un altro autore, probabilmente Giasone di Cirene, che scrisse per i Giudei di Alessandria. Qui il 4. capitolo descrive esplicitamente l'introduzione di usanze pagane a Gerusalemme e la corruzione del sacerdozio ellenizzato. Ad esempio, un certo Giasone comprò l’ufficio di Sommo Sacerdote dal re, fece costruire "una palestra e un campo d'addestramento per i giovani" e si adoperó per "trasformare i suoi connazionali secondo i costumi greci ". (2 Macc 4, 9-10). Inoltre, sradicando “le leggi cittadine, inaugurò usanze perverse. Fu subito zelante nel costruire una palestra, proprio ai piedi dell'acròpoli, e nell'indurre i giovani più distinti a portare il pètaso. Così era raggiunto il colmo dell'ellenizzazione e la diserzione verso i costumi stranieri per l'eccessiva corruzione dell'empio e falso Sommo Sacerdote Giasone. Perciò i sacerdoti non erano più premurosi del servizio all'altare, ma, disprezzando il tempio e trascurando i sacrifici, si affrettarono a partecipare agli spettacoli contrari alla legge nella palestra, appena dato il segnale del lancio del disco". (2 Macc 4:11-14) Naturalmente non si trattava del lancio del disco in sé, che pure non è proibito da nessuna parte nella Legge mosaica, ma del modo in cui questo sport veniva praticato, cioè nudi. Ed è qui che, a mio avviso, si trova il messaggio di questo passo biblico: farci comprendere che non ci si può aspettare alcuna benedizione da sacerdoti e vescovi che sono conformi allo spirito del tempo, corrotti e moralmente decaduti. Anche il passo della Lettera ai Romani citato in parallelo mette in guardia dal conformarsi al mondo. Siamo invece chiamati a stare dalla parte dei sacerdoti e dei vescovi fedeli al Magistero, con il cui aiuto il tempio di Dio sarà purificato dalle "abominazioni nel luogo santo" e la Chiesa sarà rinnovata nel senso di Dio e non degli uomini. La benedizione del Signore è su di loro. |